Le Veline

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  1. Rosa Bulgari
     
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    Tutte le sere mi diverto a vedere alla TV "Striscia la notizia" perché è piena di "gags" che mi fanno ridere. Però la mia attenzione si concentra di più quando si presentano le due "Veline". Avrete notato che quando fanno finta di ballare (dico "finta" perché, a mio avviso, non sanno proprio ballare!) mettono in mostra i loro meravigliosi culetti o, meglio, piegandosi all’indietro mettono in mostra il filino dello slip che si inserisce fra le labbrette delle loro fighette. Non vi nego che molte sere mi si rizza talmente l’uccello che sono costretto a prenderlo in mano per tirarmi una sega. Qualche volta, stando troppo vicino al monitor per vederle meglio, va a finire che il mio sperma lo ricopra talmente che non riesco più a vedere cosa stia succedendo. Ero così attratto da quelle due Veline che la notte me le sognavo e, accorgendomi che il mio bel cazzo era diventato duro, ero costretto a tirarmi un’altra sega. Povere lenzuola!! Finalmente, dopo un po’ di giorni, un mio amico che lavorava alla loro TV riuscì a darmi l’indirizzo dell’appartamento dove abitavano tutte e due insieme. Andai subito a vedere dove si trovava e, mentre io pensavo come sarebbe stato bello abitare lì, mi accorsi che sul portone c’era un cartello che diceva: "Stanza disponibile per una persona sola". Non persi l’occasione, pagai subito la caparra e fissai che a fine settimana sarei andato ad abitare lì. Mi trasferii lì la mattina presto del sabato. Mentre mettevo nei cassetti le poche cose che mi ero portato dietro, sentii un rumore strano che proveniva dalla stanza accanto. Appoggiai l’orecchio sulla parete per sentire meglio cosa succedeva dall’altra parte del muro. Non erano parole quelle che sentivo, ma mugolii: "Haa, hoo, huu, hoii" etc. La prima cosa che pensai fu che qualcuno dall’altra parte del muro doveva stare molto male e con quei gridi voleva che qualcuno lo aiutasse. Mi precipitai nel corridoio per bussare alla porta accanto. Alzai la mano per farlo ma mi accorsi che la porta non era chiusa e piano piano misi dentro la testa per vedere come era la situazione. Sicuramente non potete immaginare cosa vidi! Sul grande letto vidi due giovani corpi nudi talmente aggrovigliati che non era possibile individuare se erano due femmine, due maschi oppure un maschio ed una femmina. Mi avvicinai ancora di più e, finalmente, vidi che si trattava di due giovanissime lesbiche che reciprocamente si leccavano la fica. Ma la cosa incredibile, che mai mi sarei immaginato, era che mi ero trovato proprio di fronte a quello che avevo cercato: le due Veline tutte nude che si slinguazzavano nelle reciproche fiche!! Loro non si accorsero che io, tutto nudo con il cazzo in mano, mi stavo tirando una sega. Se ne accorsero però quando il mio sperma ricoprì i loro corpi aggrovigliati: "ma che cazzo stai a fare in camera nostra?" mi urlarono. "Scusatemi" risposi "non sapevo che eravate voi che abitavate proprio accanto alla mia stanza e, soprattutto, non immaginavo che foste lesbiche". "Ma che cazzo dici, noi non siamo soltanto lesbiche, anzi, a noi piace moltissimo che qualcuno ce lo metta nel buco del culo quando tutte e due ci lecchiamo reciprocamente la fica. Vedi, noi siamo molto giovani e non vorremmo essere sverginate prima di essere sposate. Quindi, se ti va, puoi restare qui con noi e puoi farci un bel servizietto nei nostri giovani e delicati buchetti del culo mentre noi ci slinguazziamo le nostre sensibilissime fighette". "Lo farei più che volentieri ma, come vedete, il mio uccello si è ammosciato dopo la sega che mi sono tirato mentre voi vi leccavate la fica reciprocamente". "Non ti preoccupare, ci penseremo noi a fartelo rizzare!". Mi fecero sdraiare sul loro lettone e mi scappellarono il glande passandoselo dalla bocca dell’una a quella dell’altra. Contemporaneamente, prima l’una e poi l’altra mi venivano a mettere la loro fighetta sulla mia faccia in maniera che io la potessi leccare. "Basta, ragazze, se continuate così mi farete venire prima di infilarvelo nel vostro culetto come voi mi avete chiesto!". "Hai ragione" - disse la biondina - "rimani sdraiato ed io metterò il mio buchetto sopra il tuo cazzo, ora ben duro, e ‘zacchete’ io lo abbasserò così rapidamente che vi entrerai fino alle palle". E così fece. Intanto la brunetta si era accovacciata sulla mia faccia offrendomi una fighetta ed un buco del culo da leccare, cosa che io mi guardai bene dal non fare! E’ inutile che vi dica cosa successe in seguito... Ci lasciammo subito dopo perché le due Veline dovevano andare a fare il loro show a "Striscia la notizia". Nel frattempo, visto quello che era successo, mi rivolsi ad un mio giovane amico pregandolo di unirsi a me quella sera perché io da solo non ce l’avrei potuta fare con quelle Veline scatenate. Dopo cena ci ritrovammo tutti e quattro nella stanza delle Veline parlando, come si dice, del più e del meno. Tuttavia, ‘il più e il meno’ durò molto poco perché tutti e quattro non vedevamo l’ora di iniziare l’orgia che sognavamo. La Velina biondina prese il controllo della situazione: "voi maschietti mettetevi con le spalle al muro e, io e la mia amica brunetta, controlleremo lo stato dei vostri cazzi prendendoli prima in mano e poi in bocca". E così fecero. Si inginocchiarono di fronte a me ed al mio amico, presero in mano i nostri uccelli ancora mosci, li fecero rizzare e se li infilarono in bocca spompinandoli. "Ferme ragazze" - dicemmo all’unisono io ed il mio amico - "se ci fate venire adesso come faremo ad infilarvelo nei vostri buchi del culo come voi volevate!". "Avete ragione e, adesso, io e la mia amica faremo un bel 69 non una su l’altra ma di fianco per permettervi di sdraiarvi di fianco a noi ed infilarcelo, fino in fondo, nel nostro buco del culo mentre noi ci leccheremo la fica reciprocamente". Il giuoco proposto dalla biondina funzionò benissimo. Io ed il mio amico non trovammo nessuna difficoltà a infilarlo nel buco del culo della biondina e della brunetta, non solo perché ce lo eravamo bagnato bene con la loro saliva, ma, a mio parere, perché quei buchetti di culo dovevano aver accolto un bel po’ di cazzi prima dei nostri. Ma lasciamo stare i miei giudizi. Le grida di piacere erano tali che anche un cieco si sarebbe tirato una sega pur non avendo visto quello che facevamo. Poi facemmo una pausa facendo la doccia tutti assieme, cosa che permise alle nostre cappelle di tornare in forma. Piacquero anche alle nostre Veline perché si misero in ginocchio di fronte a noi e incominciarono a succhiarcelo bene fino in fondo finché anche noi non venimmo nelle loro belle bocche. Ingollarono il nostro sperma e riaprirono il rubinetto della doccia sotto la quale tornammo a lavarci reciprocamente. Ci asciugammo e poi ritornammo tutti nudi sul grande lettone. Incominciammo a parlare domandandoci se quello che avevamo fatto c’era piaciuto e io domandai alle due Veline se era vero che ancora non erano state deflorate. "E’ proprio vero che siamo ancora vergini ed è per questo che ci comportiamo come due lesbiche: tutte e due abbiamo paura di sentir male quando si viene deflorate e, poi, non usando nessuna pasticca anticoncezionale, abbiamo anche paura di rimanere incinte". "Se è per questo non vi preoccupate" - dicemmo - "perché noi ci portiamo sempre appresso un bel pacchetto di preservativi. Se volete vedere come sono fatti e come si usano ve lo faremo vedere immediatamente". Ne prendemmo uno ancora tutto avvoltolato e, per far loro uno scherzo, incominciammo a gonfiarlo fino a farlo diventare un grosso palloncino. "Mamma mia! Non c’è pericolo che quando è inserito nelle nostre fighette diventi così grande?" dissero le due giovanissime fanciulle con aria preoccupata. "Non dovete preoccuparvi" - dicemmo noi ragazzi - "questo è solo uno scherzo. Se proprio volete provare come funziona ve lo diremo subito. I preservativi sono ben oliati in maniera che entrando nelle vostre fighette nemmeno ve ne accorgerete. Adesso, piuttosto, dovete prendere in mano i nostri uccelli un po’ ammosciati e, quando saranno un po’ più duri, potrete infilarli nei preservativi ancora arrotolati". Così fecero ma, essendo inesperte, rischiammo di venire prima di averlo infilato nelle loro fighette perché, andando in su e giù con le mani sui nostri cazzi, era difficile non venire. "Adesso" - dicemmo - "decidete voi se volete provare a prendere il nostro cazzo col preservativo prima nella vostra fighetta, ancora vergine, oppure nel vostro buco del culo, ormai già sverginato". "Prima nella fica" - risposero tutte e due insieme - "perché è troppo attraente provare una cosa che non abbiamo mai fatto prima!". Si misero tutte e due sul bordo del lettone con le gambe ben divaricate e io ed il mio amico, ritti di fronte a loro, gli infilammo i nostri cazzi col preservativo fino in fondo alle loro fighette. Non ci fu alcuno strillo di dolore ma un gran grido di piacere. "Forza! Pompate bene fino in fondo! Fateci godere! Andate avanti ed indietro sempre più forte! Infilateci anche un dito nel buco del culo per farci godere di più, etc. etc. etc.". Il nostro ‘servizietto’ fu ben gradito dalle Veline e, quando ci trovammo tutti sdraiati sul lettone per riprendere fiato, le ragazzine ci coprirono di baci in tutte le parti dei nostri corpi distrutti. Addirittura ebbero la cura di togliere, dai nostri uccelli un po’ mosci, i preservativi pieni del nostro seme che loro si bevvero con gran piacere. Che meravigliosa nottata!!! Eravamo tutti e quattro sfiniti e, pensando al lavoro che ci attendeva il giorno dopo, decidemmo che la cosa migliore era quella di andare subito a letto per riposarci. Ognuno da solo, naturalmente, per non rischiare di ripetere ancora tutto quello che avevamo già fatto!!! MAGARI NON FOSSERO STATE SOLO FANTASIE :-(((
     
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