Una tavola imbandita

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  1. Alexander Stregatto Magnus
     
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    Il giovane paladino continuò ad avanzare a spadone tratto, guardandosi attorno circospetto, nella sua splendente armatura con ghirigori dorati ed il simbolo di una mano dorata al centro della pettorina, era sicuro che lui ed il suo gruppo fossero lungi dall'aver vinto la battaglia contro Re Cornelius, il temibile sovrano stregone che, come quando avevano affrontato tutti assieme i suoi luogotenenti, il temibile “Mostro di Cornelius”, “La strega della Brughiera” e “L'evocatrice Draconica”, nonostante avessero sconfitto tutti questi nemici, Cornelius non si era ancora palesato.
    “Ti vuoi muovere? Non posso sopportare un secondo di più il tanfo di queste fogne” disse con uno sbuffo ed un movimento di mano annoiata Ekune, la drow stregona che chiudeva la fila, i suoi succinti abiti in pelle ormai saturi del tanfo nauseante delle fogne del castello “Inoltre i miei stivali di certo non sono adatti per questo liquame” “Oh vuoi chiudere quel forno di bocca una volta tanto?” sbottò improvvisamente Annabelle, la chierica del gruppo “Guarda che se ci scoprono a causa delle tue lagne, farò in modo di mandarti personalmente all'altro mondo con una preghiera ed una mazzata!” disse roteando la sua morning star sotto al naso della drow “Parli facile tu!”replicò la drow seccata “Tu vai in giro con solo due stracci e quella cotta di maglia, sai io cosa ho dovuto uccidere per farmi questo completo?” “Come osi?! Queste sono le regali veste del dio Anerdrui, cosa ne può sapere una come te del valore di un indumento sacro come questo?! Dovrei ucciderti per questo!” sbraitò Annabelle mulinando la sua arma, pronta a colpire Ekune sul viso “Credo che sarò io invece ad uccidere entrambe, se non la piantate di fare tutto questo casino e decidete di continuare, in silenzio, a muovervi” Allien, la giovane ladra elfa, sussurrò appena questa frase ma bastò per far tacere entrambe, aiutata oltretutto dai suoi doppi pugnali puntati alla gola di ciascuna di loro “Oh d'accordo Allien, tanto non lo avrei fatto davvero” disse Ekune sogghignando, nonostante un piccolo rivolo di sudore le colò fin dentro la scollatura del seno prominente “Certo che no” replicò Allien secca, ritirando le lame e proseguendo dietro Aronar, il paladino, seguita dalle altre due compagne, che si scambiarono un'occhiata di astio l'un l'altra prima di proseguire.

    Dopo alcuni minuti, Allien mise una mano sulla spalla di Aronar e gli fece cenno di accendere una torcia “Ci siamo, se apriamo questa botola dovremmo ritrovarci nella vecchia sala del trono” disse Allien indicando un punto sulla mappa sbiadita dall'umidità e poi indicando proprio sopra le teste dei suoi compagni “Bene, Cornelius pagherà per quello che ha fatto al regno ed a mio padre” disse Aronar, inspirando ed espirando un paio di volte, prima di mettere via la torcia, preparare una mano sulla botola mentre con l'altra impugnava il suo spadone; voltandosi fece cenno alle altre di tenersi pronte e, con un solo sforzo, aprì la botola e ne saltò fuori, arma pronta e sguardo carico di vendetta. Ciò che vide lo confuse, quel tanto che bastò alle altre di uscire in fretta ed avere la stessa reazione: tutti loro si aspettavano Cornelius seduto sul trono del padre di Aronar, sogghignante mentre si arricciava uno dei suoi folti baffi rossi, invece lo trovarono sì seduto, ma su una normale e banalissima sedia, un tavolo imbandito a festa gli si parava dinnanzi, pieno di prelibatezze al di fuori di ogni loro concezione “Ma che cosa?” chiese Annabelle, rompendo l'imbarazzante silenzio che si era andato a formare; Cornelius, alzando distrattamente lo sguardo, si pulì le labbra e sorrise, il suo ghigno che andava da un orecchio all'altro “Ma chi si è deciso finalmente a venirmi a trovare, il mio caro nipote Aronar!” disse Cornelius ridacchiando “Come stai? Hai passato dei begli anni lontano da casa? Vedo che ti sei irrobustito parecchio eh?” “Abbastanza da vendicarmi di quello che hai fatto a mio padre, Cornelius”rispose freddamente Aronar, mentre le sue compagne cominciarono a dispiegarsi lentamente attorno alla tavola, avvicinandosi sempre più a Cornelius. Quest'ultimo non sembrava preoccupato, anzi, sembrava solo annoiato tant'è che, dopo aver preso un piccolo sorso di vino, si alzò dalla sedia ed allargò le braccia “Comprendo perfettamente il motivo della tua vendetta e, tuttavia, gradirei che ti mettessi seduto a tavola con me e facessimo due chiacchere amichevoli” e con un piccolo gesto della mano fece comparire una sedia di fronte ad Aronar “Anzi, anche per le tue amiche, dopotutto anche loro ormai fanno parte della nostra storia no?”e così, con un altro pigro movimento della mano, altre tre sedie comparvero, una dopo l'altra di fronte ad ognuna delle altre guerriere.

    Insospettiti e ancor più confusi di prima, il gruppo di avventurieri si avvicinò con calma alle sedie senza tuttavia mettersi seduti “Perchè ci dovremmo fidare? Cosa stai tramando Cornelius?” chiese Annabelle mentre non distoglieva gli occhi dalle mani dello stregone, pronta a lanciare uno dei suoi ormai noti fulmini tonanti che racchiudeva nella sua mazza “Io? Assolutamente niente! Sono anni che vi do la caccia, o meglio che do la caccia a mio nipote e cerco di portarlo proprio qui ma, devo ammetterlo, mi siete costati più uomini ed incantesimi voi di tutti gli eserciti che abbia mai affrontato” Ekune ridacchiò e, puntando il suo scettro contro il viso di Cornelius disse con fare provocatorio “Aww che cosa carina, quindi, dopo che abbiamo fatto fuori i tuoi luogotenenti, sei rimasto solo? Nessun altro da mandarci contro? Ci vorresti comprare con del cibo e della birra?” Cornelius si voltò verso la drow, uno sguardo ammiccante ed un sorrisetto beffardo precedettero un altro movimento della sua mano sinistra, plateale, mentre indicava i cibi e le bevande sul tavolo “Tutto questo è un mio dono, un mio modo di....ringraziarvi! Sì! Esatto!”disse mentre si lisciava uno dei suoi baffi “Voi mi avete divertito, intrattenuto per sei lunghi anni, anni in cui avrei potuto espandermi e conquistare, ma invece che fare campagne militari in cui non avrei trovato alcun genere di opposizione vera, VOI tutti mi avete fornito proprio qui” disse indicando tutt'attorno “Tutto lo svago di cui avevo bisogno!” “Quindi ci sei debitore? Allora facci un favore: fatti ammazzare” disse Allien prima di scattare contro l'usurpatore, entrambi i pugnali carichi di veleno e pronti a colpirlo al collo; ma l'attacco non sortì alcun effetto, poiché Cornelius, con un distratto e pigro schiocco delle dita, mandò Allien gambe all'aria, dritta sulla sedia di fronte a lei, i pugnali sospesi a mezz'aria pronti a calarle addosso “FERMI!” gridarono all'unisono Aronar e Cornelius, il quale guardò il nipote sorpreso “Oh?” “Ragazze....giù le armi, sediamoci” “Vorrai scherzare?!” sbottò Annabelle guardando Aronar con gli occhi fuori dalle orbite “Avrebbe potuto attaccarci in ogni momento e probabilmente ucciderci: stiamo al suo gioco, tanto dovevamo pur mangiare qualcosa no? E non credo che ci voglia uccidere con il veleno, lui è solito andare più sul personale, vero.....zio?” replicò Aronar con una malcelata calma, guardando Cornelius dritto negli occhi mentre prendeva posto a sedere, seguito da Ekune, che sembrava non farsi troppi problemi né sul cibo né, sopratutto, sui liquori presenti, e per ultima Annabelle, con i pugni serrati ed uno sguardo rassegnato.

    “Ottimo! Splendide parole ragazzo mio!” esultò Cornelius mentre si metteva seduto con una grassa risata “Sei proprio un leader nato, come tuo padre! Bravo! Ma suvvia non fate complimenti! Come ha detto Aronar” disse mentre sollevava un calice a mo di brindisi verso di loro “Niente di tutto quello che vedete è avvelenato oppure incantato, solo dell'ottimo cibo e del buon vino!” “Sarà ma io preferisco questa!” disse Ekune mentre tirava fuori dalla sua borsa una piccola bottiglia di vetro verde che, non appena la stappò, emanò nell'aria un profumo dolciastro e forte di erbe ed alcol che fece annebbiare i sensi per qualche secondo a tutti i presenti, prima che la stregona cominciasse a versarsene un poco nella sua coppa e ne bevesse lunghi sorsi. Nel mentre Aronar squadrava Cornelius; lo zio era sempre stato un abile e potente praticante di arti magiche, non avrebbe mai potuto batterlo semplicemente caricandolo a testa bassa, ma come avrebbe potuto fare per fargli abbassare la guardia a sufficienza da poter coordinare un attacco su più fronti? “Non ci vuoi uccidere solo perchè ti sei divertito a darci la caccia, è questa la tua scusa Cornelius?” chiese Annabelle cominciando a sbocconcellare qualcosa ed a bere a piccoli sorsi il vino dalla sua coppa, seguita a ruota da Allien la quale non aveva ancora proferito parola dopo essere stata disarmata in modo così semplice “Non è una scusa...Annabelle giusto? Vedi come ho già detto mi avete tolto da una monotonia tale che-” “Bla bla sì certo” rispose all'improvviso Ekune, con una voce un po' più strascicata ed un leggero rossore sulle guance “Se ti seccava tanto, perchè non ci hai chiamati qui prima e ce lo hai detto? Ti avremmo accontentato subito con qualche barzelletta e basta!” “Ah! Ma io non volevo dei giullari” rispose Cornelius con una pacata risata “Volevo degli avversari con cui misurarmi, sia fisicamente che mentalmente, un scontro che mi avrebbe immortalato come un grande condottiero!” “Oppure un despota” rispose Aronar freddo mentre, con voracità, spolpava un coscia di montone; Cornelius sbuffò annoiato e lo sbuffo gli arricciò i baffi che subito si rimise a posto “Aronar, tu come tuo padre hai una visuale del mondo piuttosto piatta e statica; perchè si deve vivere in questa bolla di tranquillità che chiamate pace? A che cosa porta se non ad impigrirsi, diventare sempre più deboli e poco operosi? Tuo padre era un guerriero, un uomo per il quale io ho provato un profondo rispetto per molti anni, prima che la corona che portava in testa lo rendesse cauto, pacifico, vecchio: la sua morte ha portato ad uno sviluppo industriale e magico inaudito! La guerra che ho scatenato con i paesi vicini, ci ha portato ad essere in grado di ottenere l'esercito più potente che i regni interni abbiano mai visto ed infine, se non fosse stato per ME, tu, mio caro nipote, saresti ancora un debole ragazzino di corte che avrebbe preferito darsi alla politica invece che all'arte della spada e del combattimento!” finì Cornelius con un'ultima lisciata di baffo ed un sorso dalla coppa regale; e fu in quel momento che Ekune, con un singulto ed un risolino che tradivano la sua sobrietà, si alzò dalla sua sedia e, dopo aver guardato uno dopo l'altro i suoi compagni, si voltò verso Cornelius e disse con semplicità “Master, questo mi sta simpatico, ci voglio provare! Voglio andare lì e limonarmelo per bene!

    Ale sollevò lo sguardo da sopra il manuale e guardò dritto negli occhi Sara, che ora era in piedi, brilla dopo la quarta birra scolata tutta in un sorso, ed aveva appena dichiarato la sua azione con il suo personaggio Ekune “Ehm Sara, vuoi fare cosa?” “Leggi le mie labbra Ale: io-me-lo-voglio-fareeee” disse sillabando e scandendo bene ogni parola Sara, le guance ed il resto della faccia leggermente arrossate a causa dell'insieme di alcol che aveva appena finito di scolarsi, giusto per rimanere ancora più nel personaggio che stava interpretando. Le altre ragazze, Elena, Laura e Chiara si misero a ridacchiare, pensando che a causa dell'alcol, che fin dall'inizio della sessione stava girando tra le giocatrici, quello non fosse altro che uno scherzo del momento, dettato principalmente dall'euforia della vodka, invece Ale, pensieroso ed imbarazzato un poco, prese due dadi da venti e, dopo aver riottenuto un attimo il controllo della scena, ne diede uno a Sara “Ok, diciamo che lo vuoi sedurre, allora è un tiro su Carisma contro la sua Volontà, se lo fai più alto vinci e.....beh descrivo la scena di conseguenza” “Sìììì, adesso me lo prendo tutto per me sto qua!” ed all'unisono tirarono i dadi.

    Ekune sorrise e, dopo essersi alzata dalla sedia ed essersi avvicinata di lato a Cornelius, ancheggiando in maniera provocante, si mise seduta sulle sue gambe, a cavalcioni, e cominciò a baciarlo in maniera decisa e lussuriosa, la lingua che si fece strada dentro la bocca del despota per poter giocare con la sua, mentre emetteva sensuali ed eccitanti gemiti di piacere; gli altri avventurieri rimasero a bocca aperta con le più disparate reazioni: Allien, che da sempre non aveva mai avuto un' alta opinione della drow sebbene segretamente ne fosse attratta, ora non fece altro che scolarsi definitivamente la sua coppa di vino per poi alzarsi e muoversi con passo sicuro verso Ekune, cominciando a limonarsi senza ritegno l'orecchio sinistro della drow, la quale emise guaiti di sorpresa misti a quelli di immediato piacere, facendole muovere i fianchi contro la parte virile del despota ed il suo seno invece sul suo viso. “Elena ma che cazzo?!” chiese Chiara tra lo star per mettersi a ridere a causa della ridarella contagiosa di Sara e delle altre ragazze “Beh dai perchè no? Risolviamo le questioni irrisolte e poi lo meniamo come se non ci fosse un domani” rispose Elena facendo spallucce e prendendo un dado da sei “Allora master, quanti “danni” sono questi?” “.....Tira due volte il dado da sei”rispose Ale secco, la faccia nascosta nel manuale a causa del rossore “E perchè tu dai corda?!” rimbeccò Chiara verso Ale, pizzicandogli un fianco per fargli alzare il viso “Oh dai andiamo, guarda! Credi che possa farci qualcosa al riguardo? Inoltre!” rispose Ale prendendo un dado da venti e porgendolo con fare subdolo alla sua ragazza “Scusa Chiara ma non ci stiamo dimenticando che il tuo personaggio e quella di Laura hanno quel leggerissimo problema legato alla intimità?Mh?” “Ah caspio è vero!” disse Laura mordendosi il labbro inferiore e guardando la propria scheda del personaggio “Annabelle ed Aronar si sono dichiarati eterno amore ma, quando avete avuto il vostro primo rapporto, vi avevo avvisato che poteva succedere qualcosa di spiacevole senza protezioni” “Ma credevo intendessi il preservativo!” rispose Chiara nell'ilarità generale “Ah beh, io parlavo di anti-malocchio! Ti avevo detto che quella radura era stregata” “Sì ma abbiamo tirato i dadi e non abbiamo resistito!” rispose Laura anche lei ormai più piegata in due dal ridere che da altro “Ed infatti avete fatto un fallimento critico in due! Vi siete beccate lo stesso malocchio e” finì Ale mentre prendeva il dado da venti e si preparava a lanciarlo “Indovinate quale potrebbe mai essere?”

    Aronar ed Annabelle, vedendo cosa facevano i loro due compagni, si alzarono e si guardarono l'un l'altra: sapevano cosa dovevano fare, sapevano che era la cosa migliore da fare e che questo li avrebbe riportati in vantaggio rispetto a Cornelius, forse addirittura lo avrebbero potuto sconfiggere in un colpo solo! Eppure, quando si avvicinarono, prendendosi per mano, sentivano che, nel fondo del loro animo, qualcosa di diverso li stava spingendo, qualcosa di più basso ed istintivo “Che Anerdrui ci perdoni” sussurrò appena Annabelle prima di buttarsi tra le braccia del suo amato, baciandolo con foga e passione, venendo altrettanto ricambiata, mentre le mani del paladino stavano già freneticamente cercando le giunture della sua armatura, troppo ingombrante e pesante per quello che si apprestava a fare; Annabelle fu più che lieta di aiutarlo a spogliarsi dell'armatura dorata e della cotta di maglia, lasciando il giovane virgulto completamente nudo di fronte a lei, mentre la chierica, inginocchiandosi e denudandosi della pettorina e rimanendo a petto nudo, si mise a baciare ed a leccare il membro di Aronar, ormai già dritto e pronto come il suo spadone. Nel mentre dall'altra parte della tavola Cornelius, decisamente colpito dall'audacia delle giovani elfe ma deciso a non voler cedere così in fretta alle loro “lusinghe”, con uno schiocco di mani fece in modo che manette di ferro incantato incatenassero i polsi di Ekune dietro la sua schiena, mentre con le sue mani grandi e callose, squarciò la veste della stregona di modo da poter avere un più semplice accesso al sesso di lei, peraltro carnoso e morbido come quello di una mela di Boscotetro appena colta “Aaah! S-sì! Possente signore, f-fai del tuo peggio!” gli intimò Ekune, sbeffeggiandolo in maniera quasi ridicola “Se è questo che vuoi ragazzina” disse Cornelius sollevandola e mettendola sulla tavola, le gambe aperte ed i pantaloni di lui già calati, mettendo in mostra la tozza e già gonfia erezione del tiranno, le prese le caviglie ed avvicinando il membro al sesso di lei disse, con il suo solito ghigno sprezzante “Stai pur certa che troverai pane per i tuoi denti, drow” e dicendo così la penetrò sempre troppi fronzoli, cominciando a muovere i fianchi avanti ed indietro senza sosta, un assalto frontale degno di un vero arcinemico! Allien, d'altro canto, non poteva e non voleva di certo lasciare a quell'uomo spregevole ed abbietto che stava montando Ekune, tutto il piacere! Dopo essersi lacerata i suoi vestiti all'altezza dell'inguine, velocemente saltò sulla tavola e si mise sopra della drow, gambe aperte, lasciando che il viso ed in particolare la bocca di lei fosse troppo impegnata a mangiare ed ad assaporare la figa ormai fradicia dell'alta elfa, che senza ritegno stava muovendo su e giù, lasciando ad Ekune il compito di deflorarla con la sua lingua; un fischio ed un grido di approvazione arrivò da Sara la quale fece addirittura per alzarsi sul tavolo lei stessa “Eddai! Scopata di gruppo! Orgia!” gridò prima di rimettersi seduta sulla sedia, aiutata da Chiara dato che le sue gambe non la reggevano di certo “Ale dai bisogna risolvere la cosa” disse Laura sorridendogli “Insomma, prima o poi qualcuno finirà lì no?” “Beeeh bisogna vedere con i dadi” disse dando a ciascuna delle ragazze un dado da venti da tirare “Su cosa tiriamo?” chiese Chiara “Su Resistenza, ovviamente” il sorriso da stregatto che tirò fuori bastò a fargli ricevere un insulto ridacchiato da Chiara ed un cenno di consenso dalle altre ragazze, e tutte tirarono i loro dadi.

    Aronar guardò con occhi sognanti Annabelle, ebbro del piacere che la chierica gli stava fornendo, la sua bocca sempre così maledettamente calda, la sua lingua sempre l'unica arma che lo disarmasse completamente di tutto ma, quando sollevò lo sguardo e vide in quale stato versavano le altre compagne, lo sguardo soddisfatto dello zio mentre si stava montando la drow e poteva osservare con comodo l'alta elfa che se la stava letteralmente sbattendo in ginocchio, allora il paladino decise che non sarebbe stato da meno; prese Annabelle, la sbatté sul tavolo a faccia in giù e, dopo averle sussurrato all'orecchio parole dolci e confortanti, cominciò a penetrarla, il ritmo pian piano regolarizzandosi da pieno di foga che era prima, mentre Annabelle guaiva e gemeva sotto di lui come una piccola cucciola di cane in calore. “Allora zio, e-era questo il tuo piano?!” “Credimi nipote” rispose leggermente affannato Cornelius “Sono sorpreso quanto te, ma non sarò certo io a lamentarmi della cosa!” “A-allora, una piccola sfida, che ne dici? Il primo che finirà spompato dovrà arrendersi all'altro!” e dicendo così Aronar cominciò a montare Annabelle ad un ritmo più sostenuto, lasciando praticamente tutti gli altri sgomenti “E ci credo!” disse Chiara, rompendo per un secondo la narrazione del Master “Laura scusa ma che ti passa in testa?” “Eh che ti devo dire? Dobbiamo pur sconfiggere sto Cornelius no?” disse lei facendo spallucce; fu allora che Sara, riavutasi per un secondo dalla sbronza, si voltò e guardò Ale dritto negli occhi “Scusa Master ma” un singhiozzo le interruppe la frase ma riprese subito “Ma io ho Charme come incantesimo no?” “Aah sì, certo?” disse Ale più confuso dell'improvvisa lucidità di Sara che di altro “E come funzionava?” “Oh beh, devi guardare dritto negli occhi chi vuoi incantare, avere abbastanza energia per farlo ed il bersaglio deve esser in uno stato emotivo scosso per poter funzionare”; calò il silenzio, tutti compresero l'idea di Sara e solo quando Ale le passò il dado da venti le altre ragazze cominciarono a fare il tifo e tutti gli scongiuri possibili, affinchè il risultato fosse positivo “Ragazze, vada come vada, è stato un piacere” disse Sara con tono quasi serio prima di lanciare il dado per un ultima volta.

    Cornelius, evidentemente scosso e confuso per l'ultima frasi del nipote, si fermò un secondo e lo guardò evidentemente meravigliato “Nipote, forse ti ho giudicato male, forse non sei come tuo padre ti immaginava” inziò, non accorgendosi che nel mentre Allien, dopo aver rilasciato ogni sua piccola goccia di piacere all'interno della bocca di Ekune e dopo che quest'ultima aveva deglutito tutto fino all'ultimo; continuò a muovere avanti ed indietro i fianchi, pompando il suo tozzo membro dentro Ekune, rendendosi conto solo all'ultimo dell'incredibile accumulo magico dinanzi a sé “M-ma questo è-” “ESATTO!” gridò Ekune, un ghigno di vittoria le dipinse il volto mentre, con un colpo di reni si slanciò in avanti, avvinghiandosi con le cosce attorno alla vita di Cornelius, lo sguardo carico di magia e penetrante mentre l'incantesimo di Charme cominciava a fare effetto “Ora tu finirai di fottermi e, dopo che avrò goduto, te ne andrai lasciando al mio amico regno, trono e tutto il resto, è chiaro Cornelius?” disse con voce carica di gemiti trattenuti a stento ed al tempo stesso autorità dettata dall'incantesimo “M-Maledetta!” sussurrò appena Cornelius, digrignando i denti mentre sentiva le parole della drow entrargli nella testa, rendendo vano ogni tentativo di opporsi “S-sì signora” disse il tiranno con un fil di voce, procedendo con gli ordini ricevuti: l'unico suono che si udì furono gli schiocchi delle cosce di Cornelius contro quelle di Ekune, mischiati con i gemiti ed gli ansimi del despota, mentre sempre più velocemente e con più foga egli la stava scopando; quando i primi rivoli di umori cominciarono ad uscire dalla figa di Ekune, ella lo guardò e, con un semplice ordine mentale, si fece sollevare ed appoggiare contro la schiena del suo nuovo servo, mentre ora più che mai, concedendosi di fronte ai suoi compagni Ekune, con un lungo ed acuto gemito, seguito da un rantolo di Cornelius, rilasciò ogni goccia del suo piacere sul tavolo, una piccola fontanella alla quale subito si aggiunse quella del falso re, che si accasciò sulla sedia sfinito tenendo sulle gambe la drow la quale, dopo alcuni sospiri, si mise a ridere soddisfatta del piano riuscito alla perfezione.

    “E così poi Cornelius fa baracca e burattini e se ne va, lasciandovi padroni del regno o meglio, lasciando Aronar come nuovo re e voi come suoi secondi” finì di raccontare Ale, seguito da un mezzo applauso rivolto sia a lui che a Sara, la quale si rimise seduta e con un sorriso furbetto, fece un mezzo inchino, godendosi gli applausi “Quindi è fatta?” chiese Elena “Certo! Campagna conclusa!” disse Laura battendo il cinque a Chiara “Oh sì certo ragazze, un'ottima soluzione temporanea, devo ammetterlo mi avete spiazzato” rispose Ale con nonchalance, mentre rimetteva a posto le schede nel manuale “Come temporanea? Che vuoi dire?” chiese Chiara, la sua voce prima euforica ora mezza spezzata da un lieve sospetto “Come? Non ricordate? Charme è un incantesimo temporaneo: certo con questa....condizione in cui Cornelius si è trovato Sara è riuscita a lanciare l'incantesimo ed a farlo attecchire su Cornelius, ma stiamo parlando di uno stregone molto potente; non avete idea di quanto possa durare ma questo ve lo posso dire con certezza, non sarà a lungo e presto tornerà” sentenziò seriamente Ale, un tono molto atmosferico, da mozzare il fiato nel gruppo di fronte a lui poi, con un sorriso e l'ultima scheda raccolta disse “Allora! Prossima sessione alla prossima settimana? Sono certo che per allora avrò altre belle sorprese per voi” concluse ridacchiando.

    Altro piccolo racconto, mi scuso se non sarò molto regolare nel postarli ma spero possiate comunque apprezzarli! Nel mentre vi auguro buona lettura!
     
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0 replies since 13/9/2018, 11:42   695 views
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