Legata e masturbata dalla coinquilina

Scena lesbo tratta da "Porno avventure di Jessy"

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Natalie Grimm
     
    .

    User deleted


    Scena lesbo tratta da "Porno avventure di Jessy"

    Arianna mi prende per mano e mi porta fuori dalla stanza.
    «Sai cosa ci vuole adesso?»
    Lascio andare la presa. «Non mi dire una scopata.»
    Arianna apre la bocca, la richiude. Annuisce.
    Lo sapevo.
    Le do le spalle. «Non se ne parla nemmeno. Ti sembra il momento?»
    «Guarda che un buon orgasmo risolve tutto.»
    Sì, come no.
    Rientro in camera. I suoi passi mi seguono fin sull’uscio.
    «Devo riscuotere ancora il premio della scommessa.»
    Mi guarda con aria impettita dalla porta, gambe larghe e mani sui fianchi. Ha la faccia rossa e le trema la voce. Il seno fa su e giù rapido sotto la maglietta.
    «Avevi detto che me lo condonavi, dato che Massimo non ha voluto trombare.»
    «Ho cambiato idea.» Alza il mento. «Adesso vieni con me e fatti dare un orgasmo. È un ordine, schiava.»
    Che cosa ridicola: dovrei mandarla a cagare.
    Le sue labbra sono rosse e lasciano intravedere il bianco dei denti. La punta della lingua fa capolino da un angolo e torna dentro.
    Il calore sale dal bassoventre.
    Scoppio a ridere. Dio mio, sono proprio perduta. Sono proprio una porca, ormai.
    La raggiungo in due falcate e mi butto a terra tra le sue gambe. Abbasso i pantaloni della tuta. Il monte di venere è punteggiato di peli corti e sottili. Ci passo sopra la guancia, inspiro il profumo del detergente intimo e lo lecco. I peli pizzicano sulla lingua.
    Arianna mi prende per le testa e mi allontana.
    «Ti ho detto di farti dare un orgasmo.» Mi aiuta a rialzarmi. «Spogliati e seguimi.»
    Sfilo t-shirt e leggins, slaccio il reggiseno e lo butto nella pila assieme al resto. Arianna segue i miei movimenti con le braccia incrociate sotto il seno e mordicchia il labbro inferiore. Tossicchia come per schiarirsi la voce e fa cenno con la testa verso il soggiorno.
    «Siediti in poltrona. Braccia sui braccioli e gambe divaricate, mi raccomando.»
    Faccio come dice. Da camera di Arianna arrivano rumori di sportelli che si aprono e chiudono, oggetti spostati. Sbuffa, i suoi passi si avvicinano. Porta la solita scatola ed è nuda.
    Fa cadere la scatola accanto alla poltrona. In cima svetta una magic wand lunga quanto il mio braccio e con una testina grossa quanto un pugno. Vuole usarla su di me?
    Strofino le chiappe sulla poltrona, alla ricerca di sollievo dall’eccitazione che mi blocca la gola.
    Arianna sventola un rotolo di scotch nero. «Scotch da bondage. Adesso ti lego mani e piedi e poi faccio quello che voglio. Mi sono spiegata?»
    Faccio cenno di sì con la testa.
    «Molto bene.»
    Lega le caviglie ai piedini della poltrona e i polsi ai braccioli. Dà un paio di giri anche sotto i gomiti.
    Cerco di alzare un braccio, ma lo scotch nero fa resistenza. Sono in balia di Arianna.
    Arianna fruga nella scatola e tira fuori una ball-gag. Me la mette tra le labbra e la stringe. Annuisce tra sé e sé, un sorrisetto sadico stampato in faccia.
    «Mi stavo chiedendo se un solo orgasmo sarebbe abbastanza. La risposta è no, ovviamente.»
    Ovviamente.
    Sistema il corpo della magic wand sull’interno coscia, in modo che la testina poggi sul clitoride. Dà un paio di giri con lo scotch da bondage e la blocca contro la gamba. Mette la spina nella presa e strofina le mani tra loro.
    «Avrai così tanti orgasmi, Jessy Jessy, che ti scorderai anche come ti chiami.»
    Inspiro a fondo dal naso. La testina della magic wand copre il clitoride e metà della vulva. Sarà molto potente? Le ragazze dei porno che le usano si agitano tutte, urlano, vengono a ripetizione. Ma quelli sono porno: sono cazzate per definizione.
    Arianna si inginocchia tra le mie gambe, gli occhi fissi sulla mia faccia. Schiaccia il pulsante di accensione.
    La vibrazione si insinua tra le cosce, sale lungo il clitoride e avvolge tutta la parte inferiore del corpo. È leggera ma costante. Mi prende un senso di languore. Poggio la tempia di lato e socchiudo gli occhi.
    Arianna sfiora la magic wand e la vibrazione aumenta d’intensità.
    Piacere. Le vibrazioni avvolgono il clitoride, scendono dalle piccole labbra e raggiungono la vagina. La mia figa trema da cima a fondo e io con lei. Mugolo dietro la ball-gag, chiudo gli occhi e ondeggio nelle tenebre.
    Le vibrazioni si fanno più forti, il piacere monta. Vengo con un sospiro, ma le vibrazioni continuano. Un altro orgasmo. Sgrano gli occhi, contraggo le dita sui braccioli. L’orgasmo scema, le vibrazioni vanno avanti.
    Dio mio, sono solo a due e già non ce la faccio più. Il petto è pesante, la figa formicola.
    Il terzo orgasmo mi fa tremare da testa a piedi. Muovo il culo sulla poltrona, alla ricerca di una via di fuga, ma le vibrazioni mi seguono. Non ce la posso fare. Vengo con un mugolio di esasperazione, il corpo teso in avanti.
    Arianna è seduta a gambe incrociate, una magic wand grande la metà della mia tra le mani. Se la passa sui capezzoli, gli occhi liquidi poggiati su di me.
    «Ti diverti, Jessy?»
    Più di quanto non mi piaccia ammettere.
    Una botta di piacere sale dalla figa. Crollo all’indietro, la testa poggiata sullo schienale e il corpo piegato ad arco, bloccato per le braccia e le caviglie. Contraggo e decontraggo i muscoli della figa, urlo dietro alla ball-gag. Tanto non mi sentirà nessuno. Tiro gli occhi all’indietro e serro i denti attorno alla palla di gomma.
    Gli orgasmi si susseguono uno dietro l’altro, un unico torrente di piacere senza pausa. La figa fa male a furia di contrarsi, sono coperta di sudore.
    Arianna sospira sotto di me, la mini magic wand poggiata sulla figa. Viene con un urletto e la spegne. Si allunga verso la mia. Le vibrazioni si fermano.
    Mi sciolgo sulla poltrona. Una contrazione sale dalla figa, si spegne. Mi spengo.
    «Allora, va meglio?»
    Inspiro ed espiro. Chiudo gli occhi, lasciando che il nero mi avvolga. Adesso ci vorrebbe proprio un bel pisolino. Una doccia calda e un pisolino.
    Arianna srotola lo scotch dalle caviglie e dai polsi, leva la magic wand.
    Alzo le braccia per togliermi la ball-gag e ricadono sui braccioli. Anche muovere un dito è troppo faticoso.
    Arianna mi sposta la testa in avanti e scioglie il bavaglio.
    «Non abbiamo ancora finito, sai?»
    Come non abbiamo ancora finito?

    Per gli altri romanzi, visita "nataliegrimm.it"

    Edited by Natalie Grimm - 20/8/2019, 11:30
     
    .
0 replies since 16/1/2019, 13:40   2135 views
  Share  
.